Cacciatori

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    Si può essere cacciatori per retaggio di nascita (ossia nati in una famiglia ed addestrati sin da piccoli) o vocazione (ovvero reclutati ed istruiti da altri cacciatori grazie a doti personali).
    Per secoli, l'arte della caccia alle creature soprannaturali è stata tramandata in segreto all'interno delle famiglie, conquistatesi i titoli nobiliari grazie alle gesta eroiche dei loro antenati, oppure rimaste accuratamente e prudentemente in disparte, per non attirare l'attenzione sulla loro identità. In tempi più recenti invece, con l'avvento di internet, alcuni cacciatori più intraprendenti hanno fondato vere e proprie organizzazioni segrete più o meno vaste, anche a livello internazionale, riservandosi però il reclutamento sul campo, sempre per prudenza, avvicinando giovani promettenti o che sono venuti incidentalmente a contatto con la realtà sovrannaturale e non hanno desistito al volercisi confrontare.

    In generale, un cacciatore rappresenta il meglio del meglio della forma fisica umana: costantemente allenato, difficilmente avrà difetti fisici invalidanti, i suoi sensi saranno sempre allerta ed abituati a notare ogni dettaglio.
    Caratterialmente sono temprati dalla disciplina dell'addestramento e mentalmente preparati ad affrontare, senza mai perdersi d'animo, situazioni critiche, emergenze, ferite gravi e anche la morte. Devono essere dotati di spiccato spirito pratico, reattività agli stimoli e capacità decisionali rapide.
    Sanno orientarsi alla perfezione e in ogni territorio, anche quelli visti per la prima volta, pianificando, sin dal primo colpo d'occhio, schemi mentali in modo da essere già pronti, in caso di scontri, a spostarsi nelle direzioni migliori a seconda che vogliano attaccare, nascondersi, fuggire o anche creare dei ripari, cercare fonti d'acqua e cibo ecc...
    Sono addestrati nell'uso di almeno due armi: una da corpo a corpo e una da distanza, con le quali devono essere pronti ad ogni evenienza. Sanno guidare quasi ogni mezzo di trasporto e, soprattutto, sono abbastanza esperti da poterlo sabotare o riparare.
    Sono informati accuratamente sulle abilità, i punti di forza, le stranezze ed immancabilmente sui punti deboli delle diverse razze sovrannaturali, compresi dosaggi letali, trappole ideali e altri trucchi del mestiere, e, non da ultime, le abitudini sociali e culturali, compreso il maggior numero di nozioni storiche reperibili. Vengono anche preparati al primo soccorso ed al trattamento di traumi e ferite e sono invitati ad apprendere il più possibile di chimica e fisica. Col tempo, ogni cacciatore tende a perfezionarsi nell'uso di alcune armi preferite ed in un certo stile di combattimento, finendo così per eccellere nella caccia a una razza in particolare. Alcuni dei più grandi cacciatori si sono distinti, nel corso della storia, non per aver ucciso decine e decine di mostri, ma per averne abbattuta una sola laddove neanche squadre intere erano riuscite.

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    Casata o famiglia: che siano casate nobiliari, rami cadetti, stirpi misconosciute, siano matriarcali o patriarcali, le famiglie sono storicamente il nucleo vitale e punto d'origine delle associazioni di cacciatori. Nessun legame è più forte e nessuna rivalità è più viscerale di quella che sboccia tra due persone legate dal sangue ed un segreto opprimente come quello dell'esistenza delle creature sovrannaturali è capace di tenere unite per secoli, nel bene e nel male, queste famiglie. I segreti della caccia sono tramandati da genitore in figlio con un misto di orgoglio e senso di responsabilità talvolta soffocante, per questo nella maggioranza dei casi il cuore e il quartier generale di un gruppo di cacciatori risiede in un nucleo familiare.

    • Capofamiglia:
    il capofamiglia, che sia uomo o donna, di solito emerge spontaneamente per la sua attitudine al comando e la sua dedizione alla caccia.
    Altrimenti, tutti i membri della famiglia eleggono per alzata di mano un proprio capo, che in questo caso sarà solo un rappresentante e coordinatore, il quale nomina un vicecapo.
    • Vicecapo:
    questo ruolo serve, spesso, a prendere il comando di un'operazione che non richiede l'intervento diretto del capo. Il Vicecapo, in assenza del Capofamiglia, diviene automaticamente il reggente dell'intera famiglia.
    • Consigliere:
    il Consigliere viene chiamato a dare consigli al capo e a tutti i membri della famiglia. Possono essere da un minimo di uno ad un massimo di tre. Solitamente si tratta di un cacciatore veterano troppo vecchio per scendere sul campo ed è indifferente che sia un membro della famiglia per parentela o per affiliazione.

    Organizzazione: le Organizzazioni possono essere più o meno estese, a volte la loro presenza sul campo è limitata ad una sola città. Solitamente nascoste dietro facciate fasulle, camuffate da club hobbistici o da attività commerciali (magari impegnate nel commercio di armi), queste organizzazioni reclutano con cautela nuovi membri tra le loro file mediante osservazione sul campo. Per ragioni di sicurezza non divulgano al pubblico nessuna informazione su internet, sebbene questo strumento sia molto utile per lo scambio d'informazioni tra quartier generale e squadre e tra organizzazioni diverse.

    • Quartier Generale:
    è il cuore dell'organizzazione che accoglie al suo interno Generali, Ufficiali Anziani e Tenenti. Il luogo fisico che ospita un Quartier generale può andare da una villa familiare con dei sotterranei segreti dove stipare armi e altri oggetti di rilevanza strategica, fino ad un magazzino allestito alla stregua di una base militare.
    • Generale:
    ll Generale è a capo dell'intera organizzazione. Solitamente si tratta di un Capofamiglia o, nel caso di un'organizzazione indipendente dalle famiglie, può essere il suo fondatore o venire eletto dagli altri ufficiali e dai cacciatori.
    • Ufficiale Anziano:
    i cacciatori veterani troppo vecchi per scendere sul campo diventano Ufficiali Anziani e affiancano il Generale come assistenti tecnici e consiglieri.
    • Tenente: si occupano di fare da intermediari tra Quartier generale e Capitani. In caso di organizzazioni dislocate su ampi territori o in diversi Stati, ciascuno farà capo ad una base locale e seguirà da vicino le Squadre ivi allocate, occupandosi di riferirne le azioni al Quartier Generale e di coordinarne gli sforzi con quelle dei territori limitrofi. Si occupa anche di gestire le relazioni con esponenti di altre organizzazioni e altri cacciatori.

    Squadra:
    Che si tratti di una famiglia o di un'organizzazione di cacciatori, alla base troviamo sempre le Squadre. Più o meno numerose, più o meno all'avanguardia, ma pur sempre affiatate ed efficienti al massimo. Per ogni cacciatore la sua Squadra è come una seconda famiglia, o per alcuni l'unica vera famiglia. Ogni membro deve "funzionare" alla perfezione assieme agli altri, essere pronto a dare la vita per loro e godere di fiducia assoluta. Le Squadre sono composte da quattro a nove Cacciatori più il loro Capitano.

    • Capitano:
    è nominato dal Capofamiglia e funge da tramite tra lui e la Squadra affidatagli. I Capitani hanno il compito di coordinare i cacciatori e le reclute, di avvisarli in caso di riunioni o altri eventi e di guidarli sul campo.
    • Cacciatore:
    una volta terminato l'apprendistato e superate tutte le prove, i nuovi membri vengono accolti nell'organizzazione e guadagnano a pieno l'onore del titolo di Cacciatori mediante un rituale di affiliazione che può comprendere tatuaggi, patti di sangue, contratti firmati e altre varianti. Si occupano di svolgere le attività che gli impartisce il loro Capitano e sono la linfa vitale dell'Organizzazione.
    • Cadetto:
    ogni membro di una famiglia collabora con uno o più aspiranti cacciatori che hanno appena cominciato l'addestramento, i quali sono possibili candidati per formare nuove Squadre e, quindi, vengono messi alla prova per saggiare le loro doti. Se completano con successo il periodo di addestramento, possono entrare a pieno titolo in una Squadra e diventare Cacciatori.
    • Mercenari:
    i Cacciatori solitari e i piccoli gruppi spuri non affiliati a nessuna famiglia né organizzazione sono chiamati Mercenari dagli altri e tenuti d'occhio con sospetto. Spesso non usano mezzi leciti e non stanno alle regole, a volte non si limitano a cacciare solo le razze sovrannaturali, bensì accettano qualsiasi lavoro venga loro offerto oppure hanno motivi più personali e meno loschi per operare in solitaria.


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    I cacciatori sono né più né meno che esseri umani. Per quanto resistenti e addestrati, il loro organismo non va al di là delle capacità umane, pertanto ha le stesse debolezze.

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    Un cacciatore dev'essere portato ancor prima del suo reclutamento. Se è cresciuto in una famiglia di cacciatori, sarà stato allenato sin da piccolo, anche se spesso rimarrà all'oscuro delle vere attività di famiglia fino a quando non sarà abbastanza grande da capire. Se invece viene reclutato, probabilmente ha scelto autonomamente di allenarsi in uno sport qualsiasi o di interessarsi al sovrannaturale scoprendo cose che non avrebbe dovuto.
    • Esperienza: un novizio Cacciatore è poco più che consapevole dell'esistenza degli esseri sovrannaturali e di come riconoscerli, non ha nozioni ben definite sui loro punti deboli e sulla loro abilità reali. Conosce solo superficialmente la differenza tra le varie razze.
    • Forma fisica: la sua forma fisica è ottima grazie allo sport e a una naturale predisposizione, ma non ancora portata al massimo delle sue potenzialità e il suo addestramento è incompleto.
    • Addestramento nelle armi (Recluta): è allenato nell'uso di una sola arma al massimo, a scelta tra: pistola, fucile da caccia, arco compound, balestra, spada o un'arte marziale che può essere karate, judo, tai-chi, ju-jitsu e kung-fu, che per quanto inutili in corpo a corpo contro una creatura sovrannaturale, fornisce comunque una buona base di allenamento mentale alla disciplina e controllo fisico per potenza ed agilità.

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    Una volta reclutato tra le file dei Cacciatori può iniziare l'addestramento vero e proprio. Questo periodo di noviziato può durare anche diversi anni, a seconda dell'intensità dell'allenamento e della velocità di apprendimento individuale.
    • Esperienza: un cadetto Cacciatore viene istruito per prima cosa su come riconoscere le varie razze sovrannaturali, sulle differenze tra di esse, sulle loro abilità e, solo per ultimo, sulle debolezze specifiche. Questo perché gli si vuole inculcare il concetto che prima di attaccare, un cacciatore deve conoscere i pericoli che corre e cosa ha di fronte. Rivelandogli per ultimo i punti deboli, si evita che si buttino in battaglia a capofitto armati solo di false sicurezze. Un altro argomento fondamentale che un cacciatore deve avere nel suo arsenale di conoscenze è il primo soccorso ed il trattamento di ferite, shock, ustioni, avvelenamenti e quant'altro.
    • Forma fisica: Il fisico del Cadetto viene potenziato e addestrato duramente con tecniche solitamente riservate solo ai corpi speciali dell'esercito. Viene abituato a gestire lo stress fisico e la pressione psicologica, aumentando il carico di lavoro fino al limite e poi spingendolo ancora oltre. E' più frequente che un soggetto crolli prima mentalmente che fisicamente, al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare e solo i più motivati riescono a completare l'addestramento.
    • Addestramento nelle armi (Cadetto): è addestrato nell'uso di due armi: una da distanza ravvicinata e una da lunga distanza, più il coltello militare. Le armi usate saranno tra le meno complesse sia come meccanismo che come uso (colpo singolo o semi-auto).

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    Gli esseri umani hanno un arco vitale più breve rispetto a quello delle creature sovrannaturali (solo 25-35 anni circa di servizio), pertanto se già verso i 24 anni non hanno ancora appreso tutto il necessario e non hanno dimostrato valore ed abilità sul campo, o sono stati esclusi dalle operazioni di caccia o sono morti.
    • Forza: un cacciatore, essendo al limite delle possibilità umane, può arrivare a sollevare circa 110 kg, con alcune differenze a seconda di sesso, altezza e corporatura.
    • Riflessi e velocità: essendo tanto allenati da riconoscere all'istante le situazioni di pericolo, reagiscono in quella frazione di secondo in cui le persone normali vengono bloccate dallo stupore. Una frazione di secondo che spesso fa la differenza tra la vita e la morte. Corrono al massimo della velocità umana, circa 50 km/h, 60 per i più veloci.
    • Sensi sviluppati: visione periferica allenata, memoria fotografica, udito selettivo e cervello sempre all'erta per analizzare ogni minima informazione in cerca di segnali di pericolo.
    • Resistenza: a volte la sopravvivenza è solo una questione di correre come se si avesse il diavolo alle calcagna; altre volte è restare aggrappati fino a che le dita non sanguinano e poi ancora di più; altre volte ancora è continuare a camminare in cerchio per non morire congelati o non addormentarsi dopo 4 giorni di veglia. La sopravvivenza delle persone che ami dipende da quanto dolore riesci a sopportare sotto tortura.
    I cacciatori hanno una resistenza psicofisica superiore alla media, dovuta principalmente ad una volontà di ferro e anche all'addestramento durissimo a cui si sono sottoposti.
    • Addestramento nelle armi (Esperto): è addestrato nell'uso di quasi tutte le armi, con un limite in inventario di tre (escluso il coltello) e delle quali avrà una padronanza completa e quasi istintiva.

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    Ci sono abilità che l'addestramento non può trasmettere in maniera efficace, trucchi da maestro e segreti che solo l'esperienza diretta ed il tempo possono far padroneggiare. Tra cacciatori, queste abilità particolari vengono notate, specie all'interno delle squadre, e fanno meritare nomignoli "affettuosi" e soprattutto ironici. (Max. 1)
    • Strozzalupi: sono gli esperti nell'uso dell'Aconito, tanto abituati dall'uso quotidiano di questa sostanza da esserne leggermente assuefatti. Vapori, polveri e quant'altro, gli Strozzalupi sanno come maneggiarli senza correre il minimo pericolo. Anche se dovesse succedere un incidente, gli resta comunque una possibilità di scampo. L'uso prolungato della sostanza, infatti, gli concede una resistenza parziale. Sebbene non sia innocua, serve il doppio di una dose normalmente letale per metterli in pericolo di vita.
    • Sangue freddo: tutti i cacciatori hanno la fermezza adatta ad affrontare le situazioni e tutti sanno resistere alle situazioni critiche, ma i Sangue Freddo hanno una tenacia al limite della follia. Solo loro sono capaci di restare immobili ad aspettare il momento giusto per colpire anche quando sia il buon senso, sia l'istinto, sia gli insegnamenti dei loro maestri gli gridano di battere in ritirata. La loro leggendaria volontà è tanto ferrea da potersi opporre anche a compulsioni vampiriche ed incantesimi mentali.
    • Piccoli chimici: primi della classe in chimica e fisica, i piccoli chimici sono diavoletti sempre affaccendati nel loro laboratorio a mettere a punto nuovi congegni, quando non si trovano sul campo a sperimentarli. Bombe fumogene all'aconito, proiettili al nitrato d'argento, spara-paletti, punte cave riempite di sodio metallico, proiettili a tracciante chimico UV, sono solo gli esempi più famosi del loro infinito, ingegnoso, geniale e diabolico arsenale.
    • Pelle d'Asino: nelle favole la principessa usò la pelle dell'asino magico per nascondere la propria bellezza e fuggire dal regno. Nella realtà i Pelle d'Asino usano trucchi, il linguaggio del corpo, amuleti e quant'altro per camuffarsi e passare inosservati agli occhi delle creature sovrannaturali, o addirittura per spacciarsi per uno di essi, al fine di raccogliere agevolmente informazioni o arrivare abbastanza vicino alla preda per colpire facilmente un punto debole.
    • Doppio colpo: mai voltare le spalle a un nemico. Anche se presumi che sia morto, potrebbe comunque non esserlo...
    I Doppio Colpo hanno sempre con sé l'arma perfetta per il colpo di grazia e se non ce l'hanno, la improvvisano alla perfezione, preoccupandosi poi scrupolosamente di portare a termine la loro missione.
    Dopo il loro famigerato ultimo colpo, si può voltare le spalle persino ad un antico Raaksyr in tutta tranquillità.
    • Succhiavampiri: Rischioso da procurare, facile da usare ma con effetti collaterali talvolta estremamente deleteri: il sangue di vampiro è un doping perfetto per i cacciatori più spericolati e temerari. Solo i Mercenari si abbassano a certi trucchi, perché in caso di fallimento ci sono alte probabilità che l'uso prolungato negli anni del sangue di vampiro trasformi a sua volta il deceduto in un mostro.
    •Addestramento nelle armi (Speciale): sblocca le armi in rosso presenti nel listino del negozio. Se si sceglie questa abilità, infatti, il cacciatore è in grado di maneggiare qualsiasi tipo di arma ed il limite in inventario sale a quattro (+ un'arma da taglio a scelta al posto del coltello, per un totale dunque di cinque armi).

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    Non accessibile dai PG - Solo per PNG della trama



    • 3 abilità MAESTRO



    Edited by Lykos_96 - 16/9/2021, 14:55
     
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