Werewolf Soul GdR

Posts written by Aranel®

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    CITAZIONE (Lycan @ 17/12/2017, 10:46)
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    Con l'aiuto di Sarah pattinare era più semplice per me, anche se dopo poco caddi ancora, ero davvero negato. Lei mi spiegò che all'inizio era normale cadere, almeno non ero il peggiore della storia, poi cominciò a danzare elegantemente sul ghiaccio, sembrava di vedere una fata. Quando mi rialzai feci un applauso gioioso a Sarah "Wow, sei grande! Perché hai smesso? Non ho mai visto una pattinatrice più elegante e... Bella" a questa parola mi scrollai come se fossi ipnotizzato, Arthur cosa diavolo dici! Poi lei mi parlò di volare, una cosa che amavo fare. "Se vuoi posso portarti in groppa e farti assaporare il gusto del volo, fidati dal vivo è fantastico! Anche se dovrei trasformarmi prima". In quel momento qualcosa mi spinse e caddi fra le braccia di Sarah, in modo che fossimo vicinissimi "Sarah io..." ma non finii la frase, ammaliato com'ero da lei

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    Arthur riusciva a pattinare se non distraeva. Doveva solo prendere dimestichezza e poi si sarebbe anche arrangiato da solo. Avevo fatto qualche figura. Era riuscito a rialzarsi e lo sentii applaudire alle sue parole arrossii e gli risposi:
    "Ho smesso quando avevo sedici anni..." mi guardai i polsi, erano ancora rimaste le cicatrici di quando ero autolesionista. Ero diventata così per la morte di Dimitri e l'unico modo per non sentire la sua perdita era tagliarmi con la lametta, che per troppo tempo era diventata la mia migliore amica. "... il giorno del mio sedicesimo compleanno hanno ucciso il mio migliore amico davanti agli occhi."
    Presi un respiro profondo, non era semplice parlarne, ma dovevo comunque fargli capire come mai avevo smesso ed il perché l'avevo fatto. "Non riuscendo a superare la sua morte sono diventata autolesionista ed mollato le gare, senza di lui non aveva senso continuare. Era l'unico che mi calmava prima di un esibizione." Già, avevo smesso anche perché non avevo l'appoggio del mio quasi fratello.
    CITAZIONE
    "Se vuoi posso portarti in groppa e farti assaporare il gusto del volo, fidati dal vivo è fantastico! Anche se dovrei trasformarmi prima"

    Sorrisi e gli risposi euforica: "Una sera si può organizzare, almeno siamo sicuri che nessuno ci vede!" All'improvviso Arthur mi cadde addosso, non sentii le sue parole, ero persa a guardare i suoi occhi azzurri.


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    Sarah aveva mostrato ad Arthur qualche figura, era ancora brava. Sapevo che continuava ad allenarsi per pura passione, ma aveva smesso di gareggiare alla mia morte. Le avevo tolto troppo e per colpa mia stava per raggiungermi.
    Non mi sarei mai perdonato il dolore che le avevo causato, l'unica cosa che potevo fare era essere sicuro della sua felicità ed aiutarla a trovarla.
    Raccontò al ragazzo quando aveva smesso e il perché, i suoi polsi avevano ancora i segni si quello che si era fatta. Mi avvicinai e glieli accarezzai non facendomi sentire.
    Quando gli disse che non avendo più il mio supporto non continuava, l'abbracciai facendo avvertire la mia presenza e le dissi: "Sarò sempre con te! Anche se non sono più al tuo fianco fisicamente."
    L'ibrido era caduto in braccio a Sarah ed ora erano lì che si fissavano negli occhi, se si svegliavano mi facevano un favore! Cioè dai si capiva lontano un miglio che si piacevano, perché non provarci, peggio delle ship delle serie tv che seguiva Sarah che iniziavano con la friendzone e alcune volte finivano anche così!
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    Arthur riuscì a rimanere in equilibrio finché non si distrasse e cadde per terra.
    Risi quando ricadde, mi ricordava tanto me da bambina, ero sempre col sederino sul ghiaccio quando iniziai e dissi:
    "All'inizio è normale essere più sul ghiaccio che sui pattini."
    Feci qualche figura base di pattinaggio, forse avevo sbagliato a mollare, ma oramai ero fuori età per continuare a pattinare. A venticinque anni in alcuni sport sei "vecchia" per farlo, anche se in realtà sei al massimo della giovinezza.
    Avrei continuato solo per passione e per qualche evento importante di beneficenza.
    Dopo mi ricordai delle parole di Arthur, volare? Sapeva davvero farlo?
    Figo! Vero gli ibridi avevano le ali! Volevo volare anche io un giorno! Anche se lo facevo solo con l'aereo.
    "Volare? Che figo! Vorrei farlo anche io!" Lo aiutai a rialzarsi e lo feci ancora pattinare, per farlo abituare.


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    Sarah. La mia migliore amica, mi mancano i nostri momenti coccolosi e le nostre pazzie. Gli volevo un gran bene e sapevo che con lei avevo fallito, la mia morte gli aveva causato dolore e dovevo rimediare. Dovevo vederla felice.
    Il raaksyr la rendeva felice, per ora potevo tentare di renderli felici insieme?
    Proviamo ad aiutarli, sperando di non dovermene pentire in un futuro altrimenti il ragazzo avrebbe subito la mia ira funesta! Sarah lo aiuto a pattinare di nuovo, beh non era malaccio, doveva solo prenderci dimestichezza e poi pattinava anche lui.
    Li guardai pattinare. Metterci lo zampino o lasciare tutto in mano al destino?
    Mi stavo annoiando e poi conoscendo Sarah non si sarebbe mossa neanche a torturarla! Mi avvicinai ai due e spinsi Arthur verso Sarah, beh almeno gli cadeva addosso e chissà se uno dei due provava a baciare l'altro.
    Anche se sicuramente non sarebbe accaduto, ma si sarebbero imbarazzati entrambi.
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    Arrivati sulla pista, feci qualche qualche giro. Mi mancava stare sui pattini, era una parte di me che non potevo togliere. Forse avevo sbagliato ad abbandonare il mondo del pattinaggio, ma col lavoro da poliziotta sarebbe stato impossibile fare tutte e due.
    Arthur arrivò dopo un po', lo guardai mentre appoggiò un piede sulla lastra e fece uno scivolone degno di un oscar. Mi trattenni a stento dal ridere.
    CITAZIONE
    "Almeno non ho distrutto tutto! Puoi aiutarmi?"

    Lo aiutai ad alzarsi, non seppi il perché, ma quel contatto fu strano, magico. Era come se arrivasse ad una parte di me a cui nessuno era riuscito ad arrivare. Perché lui riusciva a farmi sentire a mio agio anche senza conoscermi.
    "Non è difficile rimanere in equilibrio, devi piegarti leggermente in avanti e poi dare delle spinte per muoverti. Prova a pattinare che ti mantengo in piedi io!" Rimasi ferma ed aspettai che Arthur provasse a pattinare.


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    Essere un fantasma era molto utile. Potevo stalkerare la gente e non l'avrebbero saputo a meno che non volessi mostrarmi io ad esso od essa.
    Viaggiavo inizialmente tra Vancouver e Seattle, finché anche il mio assassino non si trasferì a Vancouver per unirsi ad altri cacciatori della città. Ora non dovevo più viaggiare, volevo passare oltre, ma il motivo principale per cui era rimasto come fantasma era Sarah. Dovevo essere sicuro della sua felicità.
    Quel giorno era al parco, aveva risvegliato da poco il gene e vedevo la difficoltà che aveva per controllarsi. Purtroppo non potevo aiutarla da fantasma, doveva pensarci la sua famiglia. Io ora non potevo fare molto. Un ragazzo gli si avvicinò, rimasi ad osservarli. Lui era un Raaksyr, rimasi lì ad ascoltare i loro discorsi, Sarah ancora soffriva per la mia morte. Anche se erano passati otto anni per lei era una ferita aperta. Non era più la ragazzina sedicenne che stava per morire, per via dell'autolesionismo. Era felice con questo ragazzo, lo sentivo e lo vedevo dal suo volto.
    Li seguii fino al bar e poi alla pista da pattinaggio, stavano bene insieme e se fosse lui la sua felicità? Se sarebbe servito li avrei aiutati. Lui doveva stare attento a quello che faceva, lei era felice e poteva contare su un mio aiuto, altrimenti mi sarei vendicato. Sarah doveva essere felice!
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    Arrivammo a parlare dei soprannaturali presenti a Vancouver. Le mie avventure in questa città? Erano tutte dedite al lavoro, non avendo risvegliato il gene da subito per me era stato difficile riconoscere i sovrannaturali fino a poche settimane fa.
    Proposi ad Arthur di andare ad una pista di pattinaggio, era da un po' che non ci andavo. Principalmente per motivi di lavoro e poi aver risvegliato il gene da poco non era utile e non volevo rischiare di non controllarmi e trasformarmi.
    CITAZIONE
    "Ma certo che sì, anche se so pattinare quanto un tricheco! Spero di non fare figuracce! Vogliamo andare my lady?"

    Ridacchiai e dissi: "La prima volta è sempre traumatica per tutti! Non è difficile."
    Ci alzammo e dopo che Arthur pagò il conto uscimmo dal bar. Andai verso la pista di pattinaggio che frequentavo.
    Non era molto lontano dal parco, così potevo raggiungerlo facilmente dal lavoro. Entrai e salutai Robb, il proprietario. Mi diede subito i pattini, ormai conosceva il mio numero a memoria, aspettai che Arthur prendesse i suoi prima di andare verso la pista.
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    CITAZIONE (Lycan @ 27/11/2017, 13:07) 
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    Una volta scoperto che Sarah era una Sangue di Lupo, la mia curiosità si centuplicò. Le domandai come fosse il mondo adesso che era una licantropa vera, e come immaginavo mi parlò dello squilibrio sensoriale fra i due stadi,umano e soprannaturale. In quel momento mi si accese una lampadina e le domandai "Ci sono molti altri soprannaturali qui a Vancouver? Ma soprattutto, dimmi delle avventure che sicuramente avrai vissuto in questa grandiosa città!" volevo sapere tutto, in effetti ero lì da relativamente poco tempo e già avevo fatto a botte con una vampira e ucciso un cacciatore, quindi chissà lei quante ne aveva passate

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    Stare in compagnia di Arthur era piacevole e una volta ogni tanto ero davvero felice senza l'ombra del ricordo di Dimitri. Non l'avevo superato del tutto anche se erano passati otto anni. Il giorno del mio compleanno era anche la ricorrenza della sua morte. Festeggiare? Una torta, alcuni regali e fine della storia. Nessun festeggiamento!
    CITAZIONE
    "Ci sono molti altri soprannaturali qui a Vancouver? Ma soprattutto, dimmi delle avventure che sicuramente avrai vissuto in questa grandiosa città!"

    Lo guardai un attimo, forse si era appena trasferito da poco e non conosceva la città e gli dissi:
    "Si c'è ne sono altri! Quanti non lo so di preciso. Avventure? Se dici di prendere e portare in galera qualsiasi persona che infranga la legge allora ho un avventura ogni giorno!"
    Avevo finito di fare "merenda", non sapevo perché, ma volevo fargli conoscere un lato di me stessa. Aspettai che finisse di magiare e gli dissi: "Ti va di andare in una pista da pattinaggio?" Speravo accettasse!
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    Inizialmente pensavo di passare una giornata tranquilla al parco, non pensavo di conoscere un raaksyr. Arthur era un ragazzo simpatico e dovevo ammetterlo, mi piaceva stare in sua compagnia. Eravamo andati in un bar a fare "merenda".
    Gli avevo fatto una specie d'interrogatorio, anche se non era mia intenzione farlo. Sorrisi leggermente alle sue parole.
    Per fortuna non mi aveva chiesto di Dimitri, forse era riuscito ad arrivarci da solo alla soluzione. In molti nonostante tutti volevano sapere cosa fosse successo quando parlavo di lui all'imperfetto. Gli ero grata di non averlo chiesto.
    "All'inizio si è stressante, ma lentamente ci si abitua. E' tutto caotico, perché all'improvviso dal sentire da umano senti da soprannaturale! Gli odori che prima non sentivo ora li sento molto bene, anche se sono lontani. Il suono è ancora peggio, perché senti tutto a più decibel del normale e molto spesso ultimamente ho l'emicrania."
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    Molte volte tiravo fuori il mio lato da poliziotta/curiosa, facendo più o meno il terzo grado alla gente. Come stavo facendo ora con Arthur. Quando gli dissi della band preferita di Dimitri e mi chiese chi fosse e di raccontargli qualcosa di me.
    Dimitri, era il mio migliore amico ed era anche lui un licantropo. Sono originaria di Seattle e mi sono trasferita a Vancouver quando avevo sedici anni. Sono una poliziotta con la laurea in psicologia e legge. Ho risvegliato non molto tempo fa il gene di licantropa. Fino a sedici anni ho fatto gare di pattinaggio, poi ho continuato per passione. Non saprei che altro raccontarti sinceramente.
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    Molto probabilmente lo divertivo, visto che sorrideva ancora. Mi diede un colpetto sul naso e sorrisi prima di prendere un sorso di caffè. "Già, ogni tanto il nostro lato fanciullesco va rispolverato."
    Mi raccontò cosa aveva fatto in 115 anni di vita aveva conosciuto vari personaggi famosi. Gli risposi sorridendo:
    "Abbastanza? E' super interessante! Ho amato Picasso quando ho preso il massimo del voto in arte spiegando la sua opera Guernica. Di Pirendello ho amato l'opera di Enrico IV. Lui che perde la memoria e tutto il resto. Non ho mai ascoltato i Rolling Stones, era Dimitri quello che li ascoltava non io. Che altro mi racconti?"
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    CITAZIONE (Lycan @ 4/11/2017, 18:56) 
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    Sarah tentò di dividere il conto con me,ma come mi ha insegnato il mio vecchio, con le donne bisogna sempre essere cortesi... E bisogna sempre svuotarsi le tasche .Ordinai due donuts e due caffè e mangiando Sarah si sporcó tutta di cioccolato, facendomi sorridere "Diciamo che l'eleganza non è richiesta eh?" dissi sorridendo, poi lei mi chiese di parlarle di me, dunque cominciai"Beh,potrei dirti molto, dopotutto 115 anni non sono pochi, ma ti dirò la cosa più interessante: sono una specie di agente segreto"

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    Lo vidi sorridere e dalle sue parole intuii che mi ero davvero sporcata di cioccolata. Mi pulii il viso sperando, di non aver lasciato tracce di cioccolata e dissi: Sarà il mistero della mia vita, magio cioccolata e mi sporco sempre!
    CITAZIONE
    "Beh,potrei dirti molto, dopotutto 115 anni non sono pochi, ma ti dirò la cosa più interessante: sono una specie di agente segreto"

    Ridacchiai, mi stava simpatico questo giovane. In realtà era giovane solo fisicamente, era al mondo da un secolo e quindici anni e gli chiesi facendo la curiosa: In un secolo e quindici anni di vita l'unica cosa interessante è che sei tipo 007?
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    Arthur aveva frainteso non volevo metà donuts, ma metà del conto non mi andava che pagasse tutto lui.
    CITAZIONE
    "Mi sembrava strano che prendessi solo metà donut! Ora é tutto chiaro, ma te lo scordi: ho detto che avrei offerto e lo farò, non permetterò certo ad una dama di pagare"

    Entrammo nel bar ed ordinò due caffè e due donuts al cioccolato, dovevo ricordarmi di fare la signorina. Diciamo che con la cioccolata in giro dimenticavo spesso le buone maniere, fin troppo spesso. Beh mia cugina se ne fregava altamente e s'ingozzava, la cioccolata andava nascosta è una ciocco-dipendente.
    Per sua fortuna la linea non la perdeva quell'antipatica. Misi una bustina di zucchero nel caffè prima di berlo.
    Grazie, la prossima volta però offro io! Una volta per uno così è più equo.
    Diedi un donuts al cioccolato, già immaginavo che quando avevo finito di mangiarlo ero sporca di esso, non sapevo perché ma mi sporcavo sempre e solo col cioccolato. Lo guardai e dissi: Che mi racconti di te Arthur?
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    Si finse offeso quando gli dissi che un cattivo esempio per i bambini, dicendo che era un gentleman come lui. Ridacchiai.
    Mi stava facendo divertire e non seppi come mai, stavo riuscendo a non trasformarmi. Da cosa dipendeva? Non lo sapevo.
    CITAZIONE
    "Perfetto, adoro le buone forchette! Se vuoi dividerlo va bene... Ma lo prendiamo al cioccolato che è il mio gusto preferito"

    Ma che aveva capito? Non mangiavo mica solo metà donuts, già era tanto se mi fermavo ad uno! Si ero golosa, ma col metabolismo che avevo avevo fame quasi subito. Mi avviai verso il bar con Arhtur e dissi:
    "Hai frainteso! Mi sazia a malapena un donuts intero. Dicevo fare metà del conto! Cioccodipendente?"
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    CITAZIONE (Lycan @ 26/10/2017, 21:10)
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    A Sarah era piaciuta la mia battuta sulla natura dei raaksyr, infatti aveva riso con me tirandomi un pugno scherzoso, che feci finta di accusare con dolore. Il suo umore cambiò d' un tratto guardando i bambini e quando le chiesi il perché mi rispose che aveva nostalgia della sua infanzia, e ne sapevo qualcosa "Hai nostalgia della tua infanzia? In fondo sei ancora una bambina rispetto al tempo che hai da vivere, anche se ti comprendo perfettamente. Sai, 115 anni in un mondo pieno di cose brutte non sono il massimo, ma devi imparare a vedere il bello in ogni cosa" in quel momento la palla di un bambino mi rotolò ai piedi e un grazioso esserino venne timido a recuperarla. Io la presi e amichevolmente gliela restituii, ma prima mormorai una cosa al bambino, che si avvicinò a Sarah e le fece una sonora pernacchia che mi fece scoppiare dalle risate, poi gli scompigliai affettuosamente i capelli e lo rimandai dai suoi amici. "Hai visto? Un modo per sorridere si trova sempre... Adesso, sarà il mio super metabolismo ma muoio di fame. Ti va una ciambella e un caffè? Offro io"

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    Arthur fece finta di accusare il mio colpo con dolore. Avevo capito che era una finta. Ero una donna, va bene anche sovrannaturale, ma lui era un ibrodo che sicuramente aveva più esperienza di me, gli avevo fatto il solletico.
    Guardando i bambini ero diventata nostalgica, ricordando i bei tempi con Dimitri dove non c'era nessun problema.
    CITAZIONE
    "Hai nostalgia della tua infanzia? In fondo sei ancora una bambina rispetto al tempo che hai da vivere, anche se ti comprendo perfettamente. Sai, 115 anni in un mondo pieno di cose brutte non sono il massimo, ma devi imparare a vedere il bello in ogni cosa"

    Aveva ragione, bisognava trovare il lato positivo nelle cose. Come diceva il detto tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Era semplice pensare di pensare positivo, ma farlo era tutt'altra cosa. La palla di un bambino arrivò ai piedi del raaksyr, gliela restituì non prima di avergli sussurrato qualcosa nell'orecchio. Si avvicinò a me e mi fece una pernacchia, subito dopo scoppiai a ridere insieme ad Arthur. Gli diedi un altra sberla e gli dissi scherzosa:
    "Non bisogna insegnare certe cose hai bambini! Sei un cattivo esempio!"
    CITAZIONE
    "Hai visto? Un modo per sorridere si trova sempre... Adesso, sarà il mio super metabolismo ma muoio di fame. Ti va una ciambella e un caffè? Offro io"

    Mi si illuminarono gli occhi a quelle parole, voleva prendermi per la gola? Ci era pienamente riuscito! Gli dissi con un sorriso a trentadue denti: "Mi mancava la mia dose di droga quotidiana! E' un problema se facciamo metà per uno?"
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    Avevo chiesto ad Arthur se gli ibridi erano sempre solitari. Mi disse che dipendeva dal tipo di raaksyr, lui per esempio era il classico che adescava la prima licantropa che passava. Gli diedi un pugno scherzoso sul bicipite ridendo insieme a lui.
    Passai ad osservare i bambini e un po' m'intristii. Principalmente ero triste per la mancanza del mio migliore amico.
    CITAZIONE
    "Perché questo cambio d' umore? Eri così sorridente prima... Ma in fondo non mi riguarda, è solo che ti preferivo sorridente"

    Lo guardai un attimo, prima di tornare a guardare i bambini e dire con un sorriso triste:
    "Niente di che, ricordi dolce amari dell'infanzia. A volte vorrei avere la giratempo e tornare indietro nel tempo e cambiare alcune cose del mio passato. O semplicemente vorrei rivivere quei momenti spensierati da bambina in cui non c'era nessun tipo di problema. Era tutto perfetto e senza preoccupazioni."
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    CITAZIONE (Lycan @ 26/10/2017, 13:50) 
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    Quando mi avvicinai la ragazza sembrò avere un piccolo sussulto, infatti per un secondo il suo cuore aveva accellerato, forse l' avevo spaventata. Alla mia affermazione mi rispose che la musica era un calmante per corpo e spirito, e che senza non poteva stare "Sai, John Lennon mi disse una cosa simile una volta, mi sembri lui!" dissi ridendo, poi quando mi tese la mano la strinsi e mi presentai "Arthur Wild, molto piacere" e contornai il tutto col mio sorriso migliore, poi mi sedetti accanto a lei "Dimmi, cosa ci fa una bella lupacchiotta come te da sola? Voi licantropi non state sempre in branco?"

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    Non sapevo come, ma in quel momento ero calma. Era come se il mix tra natura e musica calmasse il mio lato da lupo.
    CITAZIONE
    "Sai, John Lennon mi disse una cosa simile una volta, mi sembri lui!"

    Sorrisi e risposi: "Vorrà dire che io e John Lennon avevamo in comune la passione dei classici, vista la citazione presa da Platone." Il ragazzo si presentò com Arthur Wild, lo vidi sedersi accanto a me. Spensi l'ipod.
    CITAZIONE
    "Dimmi, cosa ci fa una bella lupacchiotta come te da sola? Voi licantropi non state sempre in branco?"

    Ridacchiai leggermente e risposi: "Non sempre si sta in branco, anche perché ognuno ha la sua vita privata da portare avanti." Per una volta ero tranquilla, non avevo imminenti trasformazioni da controllare.
    "Voi ibridi invece? Siete sempre solitari?" Guardai in lontananza i bambini giocare, sarebbe stato bello avere ancora quell'età. Avrei avuto ancora Dimitri vicino a me, non sapevo il perché, ma ogni tanto era come se lo sentissi vicino a me.
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    CITAZIONE (Talitha † @ 23/9/2017, 20:06)
    CITAZIONE (Aranel® @ 13/9/2017, 20:39) 
    La ragazzina non demorse e mi disse che glielo aveva regalato una ragazza non molto lontano da lei. Alzai un sopracciglio, mentiva anche perché sapevo la verità. Le risposi:
    "Peccato, a saperlo avrei partecipato. Sono appassionato di cose antiche. Se non lo ricorda lei, io non posso saperlo signorina Rain."

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    "Ha ragione... In effetti il suo viso mi sembra nuovo qui a Vancouver". Ribatte in merito alla prima frase di Konstantin, assottigliando lo sguardo. "Ma, forse, la sua amica li conosceva... Come ha detto che si chiama la ragazza per cui mi ha confuso, scusi?". Aggiunge dopo qualche istante, con nonchalance, accennando un sorriso.

    CITAZIONE (Aranel® @ 13/9/2017, 20:39) 
    Mi ricordò che non avevo risposto alla sua domanda e con accenno di sorriso risposi:
    "Si e no, mi servivano dei completi per il lavoro e ho approfittato dei saldi per prenderne un paio."
    CITAZIONE
    "Uhm, molto formale come scelta; personalmente opterei per qualcosa di più casual, a meno che non stia andando ad un matrimonio ed è lei lo sposo ".

    Inorridii a quelle parole, non mi sarei mai sposato, piuttosto mi sarei fatto uccidere da un cacciatore sotto tortura e risposi:
    "Diciamo che odio i cappi al collo, quindi per molto tempo non ho la minima idea di sposarmi. Mi servono per il lavoro che faccio, ma quello che faccio é un segreto."

    "Mi faccia indovinare... E' un serial killer?". Chiede Rain dopo avere ascoltato la risposta, mostrandosi seria. D'un tratto, però, scoppia a ridere e guardandolo esclama: "stavo scherzando! Anche se con quella tipologia di abito le professioni possibili non sono poi così tante... ". Lascia passare qualche secondo. "Ma non sono fatti miei, lo so! Mi scusi". Dice poi facendo svanire il sorriso. "Io invece devo comprare un abito formale, proprio per un matrimonio, ma non trovo nulla di adatto". Rivela successivamente cercando di distrarlo con qualche chiacchiera vista la sua espressione glaciale. "La commessa ha provato a rifilarmi un completo rosa confetto... Orribile! Le mie amiche insistono invece con vestiti attillati che mi fanno sembrare una poco di buono... ". Aggiunge riprendendo a camminare verso il camerino per rimettere il proprio vestito. "Alle volte si comportano come se essere single ed indipendenti fosse un crimine!".

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    Rain mi chiese chi era la donna per cui l'avevo scambiata e gli dissi tranquillo: "Nerea." Mi chiese se ero un serial killer e per poco parlò riguardo ai lavori che potevo fare con quegli abiti. Ci aveva azzeccato però! Mi parlò un po' degli abiti che le avevano rifilato per un matrimonio e dissi: "Beh magari uno che valorizzi le sue forme di media lunghezza potrebbe andare bene." Guardai l'orologio e dissi: "Scusi, ma ho un incontro con un cliente. Alla prossima signorina Rain!"
    Andai alla cassa, pagai i completi e mi diressi al circo di Gabriel per la preda di quella sera.

    CITAZIONE (Lycan @ 2/10/2017, 13:09)
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    L' odore era inconfondibile, c' era un licantropo nei paraggi, e dopo qualche secondo di ricerca la trovai: una splendida ragazza intenta a rilassarsi con della musica, e visto che ero di buon umore decisi di fare conoscenza "Non sapevo che ai licantropi piacesse ascoltare musica" dissi con un sorriso

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    Mi ero seduta ascoltando I don't miss a thing, perdendomi nei miei pensieri e nei miei ricordi. Quanto avrei voluto essere ancora una bambina, nessun tipo di problema. Avrei preferito gestire la trasformazione da piccola e non ora.
    Non mi accorsi che era arrivato qualcuno finché non sentii un odore misto tra il selvaggio e la morte, ibrido.
    Dovevo rimanere calma, non potevo farmi prendere dal panico ogni volta che qualcuno si avvicinava.
    CITAZIONE
    "Non sapevo che ai licantropi piacesse ascoltare musica"

    Voltai leggermente il viso notai un ragazzo che dimostrava più o meno la mia età, ma essendo ibrido chissà quanti anni aveva veramente. Aveva gli occhi azzurri, dovevo ammettere che mi affascinavano molto i ragazzi con gli occhi chiari. Risposi:
    "La musica fa bene al cuore e all'anima. Non riuscirei a vivere senza musica."
    Guardai in viso il ragazzo e mi presentai allungando la mano: "Sarah Lena Grey, piacere di conoscerti."
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